A partire dal 2023 entreranno in vigore diverse novità in merito ai GRI Standards (Global Reporting Initiative) che erano stati revisionati il 5 ottobre scorso.
Istituiti per la prima volta nel 2000 dall’organizzazione Global Reporting Initiative (GRI), i GRI Sustainability Reporting Standards costituiscono un sistema modulare e interconnesso di standard quali punto di riferimento globale per la rendicontazione di sostenibilità.
Le linee guida e gli indicatori GRI rappresentano lo strumento di rendicontazione più utilizzato dalle aziende. Infatti, tali standards, possono essere utilizzati da qualsiasi organizzazione che abbia intenzione di identificare e rendicontare i propri impatti, comunicando di conseguenza il proprio contributo per lo sviluppo sostenibile.
Creati sulla base di impatto, materialità, due diligence e stakeholder engagement, i nuovi standard GRI mirano ad una maggiore trasparenza e responsabilità, puntando ad una nuova Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd) e ai principi di rendicontazione della Fondazione IFRS (International Financial Reporting Standards).
Vediamo dunque quali sono le principali novità dei nuovi standard GRI che entreranno in vigore dal prossimo 1° gennaio 2023.
UNIVERSAL STANDARDS, SECTOR STANDARDS E TOPIC STANDARDS
Gli Standard universali, settoriali e specifici dovranno essere utilizzati come un unico set interconnesso di rendicontazione modulabile. Vediamoli uno ad uno nello specifico.
L’aggiornamento più consistente riguarda i tre Universal Standards (Standard Universali):
- GRI 1 Foundation 2021;
- GRI 2 General Disclosures 2021 (spiega come riportare le informazioni di contesto dell’organizzazione);
- GRI 3 Material Topics 2021 (guida pratica per l’identificazione e la gestione dei temi materiali).
Essi sono stati rivisti allo scopo di rendere il reporting più completo e aderente ai principi internazionali di:
- governance responsabile;
- due diligence (identificare, prevenire e mitigare gli impatti negativi);
- rispetto dei diritti umani.
A partire dal 2023, ogni organizzazione dovrà prendere come riferimento i relativi standard di settore sulla base del proprio settore merceologico di appartenenza.
I nuovi Sector Standard sono stati ideati per aumentare la qualità, la completezza e la coerenza delle informazioni rendicontate, descrivendo i contesti entro cui si sviluppano i diversi settori, ed elencando gli aspetti specifici da rendicontare.
Si sottolinea però che l’adozione degli standard di settore non sostituisce il processo che ogni organizzazione deve compiere per identificare i propri “material topics”, bensì rappresenta una guida per comprendere e affrontare le sfide condivise dagli operatori della stessa filiera.
I Topic standards, a selezionare e usare sulla base dei risultati evidenziati dall’analisi di materialità, guidano le organizzazioni nella rendicontazione degli impatti correlati a specifici argomenti con opportuni indicatori quali-quantitativi.
Essi sono stati revisionati nella forma, più che nella sostanza. Una novità particolare è stata l’introduzione del genere “other” quale rinnovata visione di inclusione e diversità.
RIMOSSE LE DIFFERENZE TRA CORE E COMPREHENSIVE
Dal 2023 non esisterà più la differenza tra l’adozione degli standard in modalità core (base) o comprehensive (avanzata), ma si potrà rendicontare i propri impatti esclusivamente tramite le seguenti opzioni:
- IN ACCORDANCE WITH (GRI Standards) quando un’organizzazione è in grado di soddisfare tutti i nove requisiti obbligatori dello standard;
- WITH REFERENCE TO (GRI Standards) quando un’organizzazione non è in grado di soddisfare i requisiti obbligatori dello standard GRI o vuole rendicontare solo specifiche informazioni.
NUOVO CONCETTO DI MATERIALITA’
La nuova versione degli standard prevede un nuovo approccio alla materialità che include il concetto di due diligence e rafforza quello di impatto, contribuendo a delineare un quadro completo sui rischi d’impresa e la creazione di valore nel lungo periodo.
Considerando il contesto, le attività e le relazioni di business di una determinata organizzazione, un tema è definito materiale nel momento in cui riflette l’impatto più significativo dell’organizzazione su aspetti quali: economia, ambiente, persone e loro diritti umani.
Per tale motivo gli stakeholder sono coinvolti attivamente durante tutto il processo di analisi e di gestione degli impianti in modo da creare una visione completa dell’organizzazione.
L’engagement deve privilegiare le categorie di stakeholder coinvolte negli effetti più rilevanti delle attività o delle relazioni di business dell’organizzazione.
ABBREVIATA LA DEFINIZIONE DI STAKEHOLDER
Lo stakeholder è un individuo o un gruppo che ha un interesse che è o potrebbe essere influenzato – positivamente o negativamente – dalle attività dell’organizzazione. Viene rimossa quindi la precedente definizione di “entità o individuo le cui azioni possono ragionevolmente incidere sulla capacità dell’organizzazione di attuare con successo le sue strategie e raggiungere i suoi obiettivi”.
Per maggiori informazioni potete contattare il Vostro consulente di riferimento