Il 19 giugno 2018 è stata pubblicata la nuova versione della norma ISO 22000, la quale sostituisce la precedente versione del 2005. Le aziende certificate secondo questo standard dovranno aggiornare il loro certificato alla nuova versione.

Inizialmente la scadenza era prevista entro 3 anni dalla data di rilascio della nuova norma (29/06/2021). A causa dell’emergenza da COVID-19 però, la IAF (International Accreditation Forum) ha prolungato la scadenza di 6 mesi.

Pertanto, la nuova scadenza è fissata per il 29/12/2021.

La ISO 22000 ha come obiettivo principale di garantire la sicurezza alimentare lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola, equilibrando tutti i requisiti a livello globale. Essa però non stabilisce limiti sulla progettazione del sistema o criteri specifici per le prestazioni di sicurezza alimentare.

Il cambiamento principale della nuova versione è l’adozione della struttura ad alto livello (HLS). Per tale motivo, come per tutte le altre ISO, risulterà molto più facile integrarla ai sistemi di gestione quali: ISO 9001 per la qualità, ISO 14001 per l’ambiente, e tanti altri.

Le principali modifiche specifiche per la gestione della sicurezza alimentare, dovute all’adozione del’HLS, sono le seguenti:

  • introduzione di nuove clausole per la determinazione sistematica e il monitoraggio del contesto aziendale, richieste per identificare e comprendere i fattori che possono influenzare la capacità del sistema di gestione di raggiungere i risultati attesi;
  • introduzione di nuove richieste per il coinvolgimento attivo e l’assunzione di responsabilità per l’efficacia del sistema di gestione;
  • determinazione nel considerare (ove necessario) di intraprendere azioni per affrontare qualsiasi rischio che possa influire (positivamente o negativamente) sulla capacità del sistema di gestione di fornire i risultati previsti, compresa la valutazione delle prestazioni e fattori di miglioramento per il raggiungimento degli obbiettivi;
  • estensione della meccanica della comunicazione, specificandone il “cosa”, il “come” e il “quando” comunicare;
  • mantenimento delle informazioni documentate, che devono essere tenute sotto controllo per garantire che siano adeguatamente protette
  • determinazione del ciclo PDCA (Plan-Do-Check-Act), suddiviso in due cicli separati che lavorano in contemporanea coprendo sia il sistema di gestione che i principi dell’HACCP;
  • richiesta esplicita al management di facilitare la comprensione delle politiche di sicurezza alimentare da parte dei dipendenti;
  • necessità di controllare i fornitori di prodotti, processi e servizi in modo tale da garantire e soddisfare il rispetto dei requisiti richiesti dalla norma.

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