E’ in vigore dal 21/12/2021 la Legge n. 215 che converte il Decreto-legge 146/2021 (il cosiddetto “Decreto Fiscale”), il quale ha apportato alcune modifiche significative al D.Lgs. 81/2008. Uno degli aspetti più rilevanti è la “responsabilizzazione” della figura del Preposto. Per tale figura viene, infatti, specificata in modo inequivocabile la sua funzione di sorveglianza “attiva” in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro divenendo garante del rispetto delle misure di sicurezza con la sua azione di vigilanza e di intervento per l’interruzione delle attività lavorative svolta direttamente “in campo”.

Di seguito vengono elencate le principali modifiche al D.Lgs 81/2008:

IL NUOVO OBBLIGO PER IL DATORE DI LAVORO DI INCARICARE IL PREPOSTO

È stato inserito all’interno dell’art. 18 “Obblighi del Datore di Lavoro e del Dirigente” il comma 1 lett.b-bis che introduce il nuovo obbligo di “individuare il preposto o i preposti per l’effettuazione delle attività di vigilanza di cui all’articolo 19. I contratti e gli accordi collettivi di lavoro possono stabilire l’emolumento spettante al preposto per lo svolgimento delle attività di cui al precedente periodo. Il preposto non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività”.

Pertanto, ora l’individuazione del Preposto è un obbligo a carico del Datore di Lavoro e del Dirigente.

Le modifiche al Decreto si spingono oltre e richiamano tale obbligo anche all’art. 26 per lo svolgimento di attività in regime di appalto. Viene infatti aggiunto il comma 8-bis in cui si ribadisce che “i datori di lavoro appaltatori o subappaltatori devono indicare espressamente al datore di lavoro committente il personale che svolge la funzione di preposto”

QUALI MODIFICHE AGLI OBBLIGHI DEI PREPOSTI?

Articolo 19 – Obblighi del preposto

Al preposto viene assegnato l’obbligo di intervenire qualora riscontri dei comportamenti non corretti messi in atto dai lavoratori, a fine di correggerli e dare indicazioni in merito alla sicurezza. Inoltre, qualora verifichi il non rispetto delle disposizioni impartite da parte del lavoratore o una persistenza dell’inosservanza, il Preposto deve interrompere l’attività del lavoratore e informare i propri diretti superiori, ovvero Dirigente e Datore di Lavoro.

CAMBIANO ANCHE GLI OBBLIGHI DI FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO

Entro il 30/06/2022 verranno rivisitati gli accordi stato-regione in essere in materia di formazione (Art.37 c.2) in riferimento:

  • Individuazione della durata, dei contenuti minimi e delle modalità della formazione obbligatoria a carico dei Datori di Lavoro;
  • individuazione delle modalità della verifica finale di apprendimento obbligatoria per i discenti di tutti i percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro e delle modalità delle verifiche di efficacia della formazione durante lo svolgimento della prestazione lavorativa.

È già attuativa la modifica dell’art.37 comma 5 del D.Lgs 81/2008 in materia di addestramento del preposto: l’addestramento deve essere effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro. L’addestramento consiste nella prova pratica, per l’uso corretto e in sicurezza di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale; l’addestramento consiste, inoltre, nell’esercitazione applicata, per le procedure di lavoro in sicurezza. Gli interventi di addestramento effettuati devono essere tracciati in apposito registro anche informatizzato, viene aggiunto anche il comma 7-ter all’art.37 in cui viene cambiata la periodicità di aggiornamento del preposto che passa da 5 a 2 anni con obbligo di effettuare le attività formative interamente in presenza.

LA MANCATA NOMINA DEL PREPOSTO E’ ORA SANZIONABILE

Tra le modifiche troviamo inoltre che la mancata individuazione della figura del Preposto da parte di Datore di Lavoro e Dirigente è sanzionabile ai sensi dell’art. 55 comma 5 lett. d) che prevede l’arresto da due a quattro mesi o l’ammenda da 1.500 a 6.000 euro per le violazioni di cui all’art. 18 comma 1 lett. b-bis), ovvero l’individuazione del Preposto, ma anche in relazione dell’art. 26 comma 8-bis, l’indicazione al Datore di Lavoro Committente del personale che svolge il ruolo di Preposto

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